Lezione 2 - Analizzare
In questa lezione abbiamo imparato come far "parlare" i dati. È molto importante apprendere e consolidare le tecniche per estrarre informazioni dai dataset trovati, al fine di raccontare storie efficaci e incisive dai dati. Sono state apprese le tecniche fondamentali (e di base) per: raccogliere, pulire, analizzare, incrociare i dati e creare visualizzazioni, traendone informazioni.
Step 01
Osservare i dati: comprendere, affinare, analizzare
Questa è la nostra Infografica Statica
Step 03
Scrivere un articolo di Data Journalism
Abbiamo imparato a scrivere un articolo, partendo dai dati raccolti
Il nostro articolo di Data Journalism
“Un altro Museo Statico? No, grazie! Vogliamo interagire…”
Il progetto “Restauro dell’ex-Convento dei Padri Minori Osservanti, destinato a “Palazzo dei Musei” ha attirato la nostra attenzione perché dovrebbe promuovere il valore dell’arte e della cultura nella nostra città. Il tema è “Cultura e Turismo” ed è stato finanziato dall’Unione Europea, il Fondo di Rotazione e la Regione Calabria, Attuatore e Beneficiario è il Comune di Vibo Valentia. Il tema include gli interventi anche di carattere infrastrutturale per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale. Comprende inoltre gli interventi rivolti alla protezione, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse naturali e al miglioramento dei servizi turistici. Destinazione dell’edificio è un Centro museale quindi ci siamo concentrati sul tipo di Museo che vorremmo. Abbiamo deciso di raccogliere dati ed informazioni sugli incassi dei musei in Calabria e sulle presenze nei diversi musei del Nord, Centro e Sud Italia. Poiché Vibo è stata nominata “Capitale del Libro 2021” abbiamo focalizzato la nostra attenzione su come questo evento abbia incrementato il numero dei visitatori nella nostra città. Oltre che cercare dati su siti e fonti esterne, abbiamo deciso di raccogliere dati primari, per approfondire ancor più la nostra ricerca nel territorio. Abbiamo condotto un sondaggio, ponendo domande sui musei, per verificare le preferenze degli intervistati all’interno ed all’esterno della nostra scuola. Il risultato di tutto ciò è illustrato nella nostra infografica statica. Prima di tutto volevamo sapere a quale fascia ci stessimo approcciando. La maggior parte degli intervistati erano al di sotto dei 18 anni, con il 72,6% delle risposte, cioè 408 dei 562 totali. Gli altri gruppi di età erano meno numerosi, 117 tra i 18 ed i 30 anni, il 20,8%; ancora meno quelli over 50, solo 24, il 4.3% ad infine, per la fascia 31-50 sono pervenute 13 risposte, il 2,3% del totale degli intervistati. La seconda domanda era se sapessero la differenza tra un museo statico/tradizionale ed uno dinamico/interattivo, poiché il nostro obiettivo è quello di proporre all’Amministrazione Comunale di creare musei interattivi/dinamici. Con sorpresa abbiamo scoperto che il 71,2% delle persone (400) effettivamente ne comprende la differenza. Il resto dei 162 intervistati, 28,8% non sa che differenza passi tra i due. Poi abbiamo pensato di chiedere se avessero mai visitato un museo tradizionale e/o interattivo. Come ci aspettavamo, l’81,5% (458), avevano visitato un museo tradizionale e solo 155, il 27,6% aveva visitato anche un museo interattivo. Ciò ci conforta nella nostra convinzione che bisogna aumentare il numero di strutture dinamiche. Infine abbiamo indagato le preferenze ed intenzioni dei nostri interlocutori. Chiedendo prima se avessero intenzione di visitare un museo nei prossimi mesi e quale tipo preferissero tra quello tradizionale, scelto da 209 (37,2%) e quello interattivo, scelto da 353 (62,8%). Come ci aspettavamo, molte persone hanno scelto il tipo interattivo e ciò rende ancor più chiaro che c’è necessità di progetti e strutture interattive. Così abbiamo deciso di indagare ulteriormente sull’afflusso nei musei nelle diverse zone d’Italia. Inoltre ci siamo anche concentrati sulle presenze di visitatori a Vibo Valentia durante la designazione a “Capitale del Libro”. Abbiamo notato un’enorme forbice nelle presenze, perchè il numero di visitatori è passato da 4.133 a circa 30.000. Tutto ciò è ben visibile nella nostra infografica dinamico/interattiva. Considerando tutti i dati raccolti, notiamo una discreta differenza nel numero dei visitatori nel centro Italia, che raggiunge il picco nel 2019, ben 34 milioni, a confronto con il resto d’Italia. Infatti, nel Sud il picco è di 14 milioni e viene raggiunto nel 2018. Mentre i visitatori nel Nord sono rimasti costanti, 8 milioni, dal 2016 al 2019. Un altro dato evidente è che tutte le aree hanno subìto un calo nel 2020, a causa della Pandemia. Come possiamo vedere non è il Sud d’Italia a registrare i dati peggiori, per quanto riguarda il numero di visitatori, ma naturalmente sono necessari ulteriori incentivi per avere un costante aumento del flusso di turisti e sfruttare tutte le bellezze che ci sono. Prendendo in considerazione la nostra Regione, abbiamo raccolto più dati che riguardano le presenze nei musei calabresi negli anni 2018-2019-2020. Nel 2018 si vede bene come la città di Reggio Calabria abbia avuto di gran lunga il più alto numero di visitatori, 259 mila. Vibo Valentia solo 25 mila persone. Nel corso di quegli anni la nostra città ha raggiunto l’ultimo posto in Calabria, il dato più basso è stato 6 mila visitatori. Come abbiamo già sostenuto, la nostra intera ricerca evidenzia come Vibo abbia bisogno di maggiori incentivi ed attenzione nel campo della Cultura e del Turismo, La nostra città ha un grande potenziale ma necessita di maggior valorizzazione, che è poi il nostro obiettivo principale. Inoltre, le informazioni tratte dai dati sia secondari che primari confermano le nostre ipotesi ed il nostro obiettivo. L'edificio dovrebbe ospitare un Polo Museale con un progetto innovativo che applichi metodi robotici con intelligenza artificiale di ultima generazione, "social learning" e "big data" per le visite museali, ponendo il visitatore al centro del percorso museale.